Anche se siamo a tre mesi e più dalla sua conclusione, possiamo affermare con ragionevole certezza che il 2010 è stato, per la nostra associazione, l’anno più controverso e difficile tra quelli che mi passano per la memoria e questo malgrado i risultati dei dati parziali di confronto con l’anno precedente diano indicazioni di crescita.
Abbiamo trovato ostacoli su ostacoli, ad ogni ordinaria scadenza, ad ogni appuntamento con le istituzioni. In una situazione in cui tutto ci cambiava sotto gli occhi, In un quadro generale di incertezze e di precarietà in cui nemmeno si conosceva quali fossero gli interlocutori giusti. Ci siamo trovati ad affrontare una situazione generale in cui tutto veniva messo in discussione e nulla dato per scontato. Abbiamo dovuto prevenire, difendere, spiegare, dimostrare, rendicontare, convincere.
Se alla fine ne siamo usciti senza danni è stato perché abbiamo potuto dimostrare quale importante servizio la nostra organizzazione è in grado di fornire.
Dire questo per me è motivo di grossa soddisfazione: gli attuali dirigenti sono stati presenti e hanno risolto e possono uscire “fronte alta” per aver svolto bene il proprio compito.
Ma cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo futuro? Cosa dobbiamo fare per conservare e prevenire? Per essere ancora più vigili e presenti?
Le numerose, ultime, occasioni nelle quali ho dovuto “presentare” la nostra organizzazione, nelle sue molteplici peculiarità, nella sua operatività; mi sono andato man mano convincendo che potremmo e dobbiamo fare di più per far prendere consapevolezza a TUTTI I DONATORI dell’orgoglio di appartenere ad una organizzazione come l’ Avis considerato l’impegno svolto ed il ruolo che essa copre nella nostra società. Far loro sentire di essere i primi veri protagonisti e divulgatori dei più bei valori di solidarietà oltre che portatori di uno stile di vita ispirato alla conservazione e alla difesa della salute. Farli sentire “schierati” dalla parte giusta! Questo renderebbe l’associazione molto più solida e compatta.
Avis con questo potrà diventare sempre più un forte riferimento per la promozione della salute e il benessere di tutto il nostro territorio e questo si realizzerà se riusciremo a rendere sempre più efficace la nostra comunicazione interna… La base deve conoscere, essere consapevole del quotidiano grosso lavoro che i nostri volontari ed il nostro personale svolgono quotidianamente, avviando alla donazione , reclutareclutando nuovi donatori, occupandosi di tutto ciò che è funzionale ad un programmato afflusso dei donatori e mirato alla sicurezza trasfusionale e a garantire in questa nostra società il diritto alla sopravvivenza, di fronte ad una malattia o ad un incidente.
Tutti i dirigenti associativi diano due, tre giri di vite ai propri “spremitori di meningi” e pensino ad iniziative atte a raggiungere questo obiettivo. Insieme cercheremo la via del coordinamento in maniera di rendere più efficaci dette iniziative. L’anno che ci aspetta dovrà portarci a raggiungere l’ambizioso obiettivo di rendere più forte e coesa la nostra Avis, a tutti i livelli.
Propongo di organizzare, per il prossimo dicembre un “Gran Concerto di Natale” a Chieti (la capitale) dove siano studiate e sperimentate formule mirate ad attirare alla partecipazione soprattutto I DONATORI di tutta la provincia in una ricordevole e significativa giornata che dovrà rimanere nella memoria di tutti.
Sergio Di Tizio
“SETTEMBRE, ANDIAMO, E’ TEMPO DI RIFLESSIONI”
Pubblicato in data mercoledì, settembre 01, 2010