La risposta di Casoli


Il nostro amico Presidente dell'Avis di Casoli, Ing. Antonio Salino si è voluto esprimere a proposito delle problematiche di cui parlavo nel mio ultimo intervento... Ecco ciò che ci scrive:
<< Caro Sergio,
ho letto attentamente il tuo scritto sul sito, in cui ci chiedi di mettere in funzione tutti i neuroni che abbiamo a disposizione per costruire una nuova mentalità all’interno della nostra Associazione (voglio sperare che non sia un discorso/programmatico) .
Come metti in risalto il “ piano “ , non è certamente condivisibile, ed i nuovi problemi della nuova Sanità abruzzese ci chiedono di adeguarci. Pertanto, quali iniziative di rilievo cambieranno la nostra Associazione ?
Caro Sergio a questo punto credo che Einstein ci possa essere d’aiuto “ SENZA CRISI NON CI SONO SFIDE “ non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le cose allo stesso modo. La crisi è il maggior stimolo che possa avere una persona ed un territorio, perché è proprio la crisi a portare il progresso, con essa nascono inventive e perché no grandi strategie.
Pertanto, fatta questa premessa, mettiamo in movimento i neuroni da un emisfero all’altro per superare i problemi.
La nostra Avis ha condiviso questa scelta ( con la nuova convenzione ) ed insieme all’Asl stiamo progettando una nuova strategia della raccolta del sangue in provincia di Chieti. E’ un progetto, quindi, che non lascia più spazio all’improvvisazione, ma è profondamente sentita l’idea di salvaguardia di territorio che è sempre stato un patrimonio dell’Avis ( il così detto gioco di squadra ).
Per questo con i nostri dirigenti dovremmo dare oltre ad un contributo tecnico anche uno sanitario affinché l’Avis possa diventare “ una società di servizio “ tramite un progetto pilota sulla nostra realtà territoriale. Sicuramente ciò richiede più impegno e consapevolezza dei problemi interni e per questo dobbiamo chiamare a raccolta tutte le professionalità che l’Associazione ha come potenzialità.
Molte cose possono essere messe in cantiere e tante sono le opportunità sfruttabili al fine di superare alcune difficoltà territoriali a reclutare nuovi donatori.
Reclutare significa convincere qualcuno ad avere fiducia di te, significa fare in modo che il tuo invito a partecipare, a provare un’esperienza, sia raccolto da chi magari non aveva mai nemmeno pensato ad una determinata prospettiva d’impegno.
Per ben “reclutare” è quindi necessario innanzitutto sapersi ben relazionare con chi vorresti seguisse il tuo consiglio.
Di conseguenza, per giungere a questo obiettivo determinato si pone l’esigenza di ottemperare a due condizioni basilari: capire chi hai di fronte per meglio entrare con lui nella giusta “relazione” interpersonale e soprattutto comprendere quale “linguaggio” è più opportuno usare allo scopo. Molta parte dello sforzo del reclutamento è quindi in capo al reclutatore.
In questo l’Avis dovrà sempre di più supportare l’azione dei Presidenti e delle relative sezioni, fornendo iniziative, stimoli,idee e mezzi sufficienti.
Oggi tra le ragioni di successo è la rete di rapporti che essa è in grado di costruire e questa rete è una risorsa preziosa che l’Associazione deve potenziare.
Sarebbe, quindi, opportuno raccogliere i dati delle singole sezioni in crescita metterli a confronto con le iniziative fatte e vedere quindi quali iniziative sono più sfruttabile per la crescita della Provinciale e delle sezioni e proporre alle sezioni in difficoltà.>>
L'invito è stimolante e certamente da raccogliere!... Aspettiamo che altri ancora esprimano il loro punto di vista sul tema o propongano altri temi sui quali .... E'APERTO IL DIBATTITO !!!!