Comunicato stampa CIVIS su donazione e pensioni

Le Associazioni e Federazioni di donatori di sangue AVIS, C.R.I, FIDAS eFRATRES comunicano che è stata avviata un'iniziativa normativafinalizzata a colmare la lacuna legislativa, che penalizza i donatoridi sangue nel ricalcolo pensionistico, non tenendo conto dellegiornate di assenza dal lavoro per donazione di sangue edemocomponenti. Tale lacuna nel tempo potrebbe condizionare le attività a favore della donazione del sangue. L'iniziativa trova il consensodel Governo e del Parlamento. Le Associazioni e Federazioni deidonatori di sangue auspicano pertanto che in breve tempo tale propostapossa essere definitivamente approvata.

Presidente AVIS Nazionale
Vincenzo Saturni

Vice Presidente C.R.I. delegato alle attività della donazione di sangue
Maria Teresa Letta

Presidente Nazionale FIDAS
Aldo Ozino Caligaris

Presidente Nazionale FRATRES
Luigi Cardini

DOCUMENTO DELL'AVIS NAZIONALE


Alla c.a.

Presidenti sedi Avis e Consiglieri Nazionali

 

 

 

Milano, 27 settembre 2013

 

 

Prot:13/00622

 

 

Care/i Presidenti,

desidero fare il punto sulla vicenda che è esplosa negli ultimi giorni relativamente alla questione donatori/pensioni.

Il tema del calcolo delle giornate per la donazione ai fini pensionistici (che tocca anche la legge 104/92 e altri istituti come il congedo matrimoniale o la maternità facoltativa) era apparso sia nella riforma “Fornero” del 2011 sia nel decreto “milleproroghe 2012”, ma se ne sono visti i primi effetti pratici solo nelle ultime settimane, quando ne è diventata effettiva l'applicazione.

La questione era già stata affrontata in sede Civis, ma si presentava sin dall’inizio come delicata, perché è legge vigente e occorre quindi un atto normativo formale per cambiarla (questo è stato recentemente ribadito dal Governo in risposta alle interrogazioni dell’On. Cinzia Fontana alla Camera).

In pratica i donatori di sangue si troverebbero oggi costretti o ad allungare la propria permanenza sul posto di lavoro per un numero di giorni pari alle donazioni di sangue ed emocomponenti effettuate o ad una decurtazione del 2% dell’assegno previdenziale nel caso in cui non volessero (o non potessero) recuperare le giornate perse.

Al momento in cui la questione è diventata di dominio pubblico si è scatenato un comprensibile fermento e un’altrettanto comprensibile preoccupazione. Ai patronati e alle sedi Avis di tutta Italia sono infatti arrivate migliaia di richieste di chiarimento di donatori che hanno reagito con stupore e con rabbia.

I contatti con le altre associazioni del dono non si sono mai interrotti e Avis ha inviato un proprio comunicato stampa in cui si faceva in prima persona carico della questione. Vi sono, inoltre, contatti continui con entrambi i rami del Parlamento perché si pongano in essere gli atti formali per una risoluzione del problema in tempi brevi. Peraltro la norma è in aperto contrasto con la legge sulla donazione di sangue 219/05, che prevede secondo l’articolo 8 comma 1 il riconoscimento della retribuzione e dei contributi per la giornata in cui si è compiuta la donazione. Questo contrasto potrebbe far ottenere una rapida correzione della norma perlomeno per i donatori di sangue.

Qualora questa correzione - sulla quale abbiamo lavorato con Civis interessando direttamente la segreteria del Ministro Lorenzin alla quale abbiamo chiesto un appuntamento urgente -  non fosse possibile entro tempi congrui attiveremo forme di protesta organizzate più incisive, quali l’attivazione di una petizione on line.

Vi segnalo che alle nostre richieste abbiamo già avuto l’adesione formale  di alcuni parlamentari.

Infine, lunedì 30 settembre, presso la nostra sede di Milano, ci sarà una riunione di Civis nella quale affronteremo puntualmente la situazione.

Vi comunicheremo tempestivamente eventuali novità, e vi chiediamo di fare altrettanto se foste in possesso di informazioni utili al superamento della vicenda.

 

 

 

                                                                        Il Presidente Nazionale AVIS

                                                                    Vincenzo Saturni


 

INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO AI DONATORI

L'Avis di Fara ha inaugurato a Civitella Messer Raimondo, il monumento ai donatori, ennesima pregevole opera del Maestro Ismaele Rosato, di Casoli.
La cerimonia si è svolta domenica 22 u.s., vi riportiamo alcune immagini della manifestazione:



 
 

La riforma Fornero e le donazioni di sangue


Gent.li Presidenti,

 

Vi informo che purtroppo la riforma Fornero sulle pensioni ha colpito anche i donatori di sangue. Pertanto vi inoltro di seguito quanto pubblicato sul sito di Avis Nazionale in merito al problema. L’ Avis Nazionale ha assicurato che a breve ci sarà un incontro con il CIVIS (Organismo che raccoglie tutte le organizzazione di Donatori di Sangue) per cercare di far porre alle Istituzioni, la giusta attenzione al problema  che causerebbe sicuramente una riduzione delle donazioni di sangue.

Donazione di sangue e pensioni
AVIS segue con costante attenzione la sorte delle migliaia di donatori di sangue che, in seguito alla riforma Fornero, si troverebbero oggi costretti o ad allungare la propria permanenza sul posto di lavoro per un numero di giorni pari alle donazioni di sangue ed emocomponenti effettuate o ad una decurtazione del 2% dell’assegno previdenziale nel caso in cui non volessero (o non potessero) recuperare le giornate perse.
Sono ormai decine le segnalazioni che arrivano quotidianamente alla sede nazionale AVIS dalle sedi territoriali, interpellate dai patronati o dagli stessi donatori di sangue prossimi alla pensione in merito all’effettivo riconoscimento delle suddette giornate.
«Stiamo già lavorando da tempo con le istituzioni competenti e con le altre associazioni del dono per inquadrare e risolvere il problema, che si presenta delicato. Fermento e preoccupazione sono comprensibili, ma dobbiamo affrontare il tema nel giusto modo, con concretezza e determinazione – commenta il presidente di AVIS NAZIONALE, Vincenzo Saturni -per questo continueremo i nostri sforzi per giungere entro breve tempo ad una soluzione chiara e definitiva, in modo da dare certezze ai donatori che sono, prima di tutto, cittadini».
La norma prevede, infatti, che sulle anzianità contributive maturate prima del 2012 sia applicata una riduzione pari all'1% per ogni anno di anticipo nell'accesso al pensionamento rispetto all'età di 62 anni. Il taglio sale al 2% per ogni ulteriore anno di anticipo rispetto ai 60 anni.
Diversi istituti contrattuali, seppur coperti da contribuzione effettiva e utili ai fini pensionistici - come ad esempio congedo matrimoniale, permessi per Legge 104/1992, donazione sangue, permessi retribuiti per motivi familiari e lutto, diritto allo studio, sciopero e congedi parentali (ex maternità facoltativa) - sembrerebbero non utili al fine di determinare l'anzianità da prendere in considerazione per non far scattare le penalizzazioni previste.
La donazione di sangue, normata in Italia dalla legge 219/05, prevede secondo l’articolo 8 comma 1 della stessa legge il riconoscimento della retribuzione e dei contributi per la giornata in cui si è compiuta la donazione.
«Penalizzando i donatori dal punto di vista pensionistico – conclude il presidente di AVIS - non si riconosce il valore morale e solidale della donazione di sangue per il servizio sanitario nazionale, scoraggiando per l’immediato futuro la chiamata dei donatori (attuali e potenziali) e mettendo seriamente a rischio l’obiettivo dell’autosufficienza nazionale di sangue ed emocomponenti. E questo, semplicemente, non è accettabile».

 Anna Giulia Cilli
Recapiti:  Tel. lav. 0873/308390 mob:  349/0828646 e-mail: annagiulia.cilli@asl2abruzzo.it

ALLA FESTA DEGLI ALPINI A SANT'EUSANIO C'ERA ANCHE L'AVIS

La foto mostra un momento importante della manifestazione: la commemorazione dei caduti di tutte le guerre. In prima linea i nostri Gino Colanero e Maurizio Tucci che rappresentano, in un momento in cui si onorano gli eroi morti in combattimento, tutti gli  "eroi"  della nostra associazione che ogni

 
giorno danno il loro sangue in una guerra mai finita "la guerra alle malattie".  Bravi! Un sincero e grosso plauso verso chi sostiene e promuove l'importanza della donazione del sangue e che pone in alto il nostro simbolo, a testimonianza della nostra quanto mai viva presenza sul territorio... Bravo Gino!.. Bravo Maurizio!..
01 sett 2013 - Sergio Di Tizio