UNA NOTIZIA IMPORTANTE

 Si è concluso oggi (29.10.2013), infatti, l'iter parlamentare con il quale è stato ripristinato definitivamente il riconoscimento ai fini pensionistici delle assenze dal lavoro per donazioni di sangue.

E' la giusta conclusione di una situazione profondamente ingiusta che ha creato qualche "imbarazzo" nei confronti di chi dimostra tanta generosità nei confronti del prossimo. L'approvazione odierna è il frutto di un lavoro concertato tra tutti i livelli di Avis e le altre associazioni del dono, che hanno saputo lavorare insieme per questo successo di civiltà.


Oggi ad Altino incontro con le scuole

      Presidente e Segretario dell’Avis di Altino, Camillo Panzella ed Antonino Scurti, e Amministratore Provinciale, Sergio Di Tizio, hanno oggi incontrato gli alunni delle scuole elementari e medie di Altino.

     L’incontro si è svolto in due fasi: nella prima mattinata, presso l’edificio della Scuola Primaria ed ha visto riuniti gli alunni fino alla terza e alle 11:00, presso il Palazzetto dello Sport vicino alla Scuola Media, con la partecipazione delle quarte e quinte e degli alunni delle medie.

     Si tratta della fase centrale di un ampio progetto di coinvolgimento e di sensibilizzazione la cui prima fase, è stata già svolta dagli amici di Altino, che mira alla realizzazione di un calendario per propagandare l’Avis arricchito dai disegni che dei ragazzi.

     La fase conclusiva del progetto si svilupperà con la diffusione del calendario.

Sergio Di Tizio

PENSIONI: PROSSIMI AD UNA SOLUZIONE PER I DONATORI DI SANGUE


Si avvia verso una soluzione la questione del mancato riconoscimento dei permessi per donazione di sangue nel conteggio totale delle giornate di lavoro dei dipendenti che richiedono la pensione anticipata.


Ieri pomeriggio, al Question Time della Camera, il Ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha risposto a un’interrogazione degli onorevoli Mario Sberna, Gian Luigi Gigli e Paola Binetti, deputati di Scelta Civica.
Il Ministro ha esordito dichiarando di concordare «pienamente sull'idea che chi si è astenuto dal lavoro effettivo per opere meritorie quali la donazione di sangue o l’assistenza alle persone disabili non debba subire trattamenti discriminatori ai fini del raggiungimento dell’anzianità contributiva necessaria per poter accedere al cosiddetto pensionamento anticipato. Noi stiamo riflettendo su questo e abbiamo intenzione di assumere alcune iniziative».

Quindi ha annunciato che il Governo, nell'ambito del procedimento di conversione del decreto-legge 31 agosto 2013, recante "Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione delle pubbliche amministrazioni", ha dato parere favorevole su due emendamenti che estendono la definizione di “prestazione effettiva di lavoro” anche ai periodi di astensione per la donazione del sangue e per chi ha usufruito della legge 104.

Sul primo emendamento, quello che riguarda i donatori di sangue, il Ministro Giovannini ha detto che «la I Commissione del Senato ha già approvato un emendamento parlamentare volto ad includere, tra le prestazioni effettive di lavoro, anche i periodi di astensione obbligatoria derivante dalla donazione del sangue e di emocomponenti. Ebbene, su questo emendamento il Governo ha dato parere favorevole e in questo senso speriamo che la situazione possa essere risolta».

DONAZIONE E PENSIONI: LA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI ACCOGLIE L'EMENDAMENTO


L'impegno di AVIS per la difesa dei diritti dei donatori di sangue ha ottenuto oggi un risultato di grande importanza e significato. Ve ne diamo puntuale aggiornamento, così da rendere il più chiara possibile una situazione complicata, ma che si sta evolvendo grazie alle continue azioni che poniamo in essere.

È appena giunta, infatti, la comunicazione del senatore Luciano Pizzetti, firmatario dell'emendamento da noi auspicato e volto a risolvere il tema del mancato riconoscimento delle giornate di donazione nel calcolo pensionistico, con la quale ci informa che la Commissione Affari Costituzionali ha accolto l'emendamento stesso col parere favorevole del Governo.

«Come avevamo dichiarato la scorsa settimana - commenta il Presidente di AVIS Nazionale, Vincenzo Saturni - la nostra Associazione, d'intesa con le altre principali organizzazioni e federazioni dei donatori di sangue italiane, ha chiesto alle Istituzioni di intervenire in tempi rapidissimi per porre fine a una grave situazione che, penalizzando i donatori dal punto di vista pensionistico, non ne riconosceva il grande valore sociale e umano.
Adesso ci auguriamo che anche la Commissione Bilancio, cui deve passare per un ulteriore vaglio, si esprima favorevolmente. Continueremo a vigilare in tal senso perché la questione possa essere prontamente e definitivamente risolta».