Ho raccolto una osservazione e ne voglio fare oggetto di costruttiva autocritica, per me per primo e per tutti noi.
Oggi, in seno alla Assemblea Regionale di Loreto Aprutino, nei corridoi, ho scambiato due chiacchiere con il nostro Presidente Onorario, Capitano Paolo Moretti, a proposito del modo intempestivo, grossolano ed approssimativo con cui, ultimamente, riusciamo ad arrivare alla determinazione delle candidature in seno alle varie assemblee.
Ovviamente quella di Paolo è una osservazione motivata e totalmente costruttiva e vale la pena di prendere iniziative atte ad evitare, in futuro, di incorrere in questo tipo di inconveniente.
Il momento istituzionale più consono per determinare le candidature è l’assemblea della propria comunale. Sul verbale e sulla modulistica apposita, la candidatura stessa viene formalizzata. La trasmissione degli atti all’assemblea superiore fa girare bene l’informazione e, all’atto dell’insediamento dell’ufficio di presidenza, tali segnalazioni dovrebbero essere già state raccolte e l’ufficio di presidenza stesso si dovrebbe preoccupare solo di verificare se l’assemblea esprima o no qualche ulteriore candidatura (secondo le regole dello statuto), accertato questo potrebbe passare la lista alla competente commissione e procedere allo svolgimento delle procedure del caso.
La cosa consentirebbe una maggiore consapevolezza del lavoro della commissione elettrorale allorquando ci si ponga l’obiettivo di allineare il numero dei candidati al numero delle cariche e si ragionerebbe meglio e di più sulla adeguatezza della idoneità dei candidati. La presenza dei “capo delegazione” renderebbe più spiccio e fattivo il corso di eventuali trattative di merito.
Sono tutte regole già esisteni; impegnamoci, fin dalla prossima tornata di assemblee ad osservarle con la definizione chiara dei candidati fatta e verbalizzata nel luogo istituzionale più idoneo: l’ assemblea comunale. Alla provinciale, alla regionale e alla nazionale arriviamo con una lista definita e condivisa.
Al nostro Capitano Moretti non possiamo che dare retta!
Sergio Di Tizio
LE BUONE REGOLE NON TRADISCONO MAI
Pubblicato in data domenica, aprile 25, 2010