Alla
c.a.
Presidenti
sedi Avis e Consiglieri Nazionali
Milano,
27 settembre 2013
Prot:13/00622
Care/i
Presidenti,
desidero fare il
punto sulla vicenda che è esplosa negli ultimi giorni relativamente alla
questione donatori/pensioni.
Il tema del calcolo
delle giornate per la donazione ai fini pensionistici (che tocca anche la legge
104/92 e altri istituti come il congedo matrimoniale o la maternità
facoltativa) era apparso sia nella riforma “Fornero” del 2011 sia nel decreto “milleproroghe
2012”, ma se ne sono visti i primi effetti pratici solo nelle ultime settimane,
quando ne è diventata effettiva l'applicazione.
La questione era
già stata affrontata in sede Civis, ma si presentava sin dall’inizio come
delicata, perché è legge vigente e occorre quindi un atto normativo formale per
cambiarla (questo è stato recentemente ribadito dal Governo in risposta alle
interrogazioni dell’On. Cinzia Fontana alla Camera).
In pratica i
donatori di sangue si troverebbero oggi costretti o ad allungare la propria
permanenza sul posto di lavoro per un numero di giorni pari alle donazioni di
sangue ed emocomponenti effettuate o ad una decurtazione del 2% dell’assegno
previdenziale nel caso in cui non volessero (o non potessero) recuperare le
giornate perse.
Al momento in
cui la questione è diventata di dominio pubblico si è scatenato un comprensibile
fermento e un’altrettanto comprensibile preoccupazione. Ai patronati e alle
sedi Avis di tutta Italia sono infatti arrivate migliaia di richieste di
chiarimento di donatori che hanno reagito con stupore e con rabbia.
I contatti con
le altre associazioni del dono non si sono mai interrotti e Avis ha inviato un
proprio comunicato stampa in cui si faceva in prima persona carico della
questione. Vi sono, inoltre, contatti continui con entrambi i rami del
Parlamento perché si pongano in essere gli atti formali per una risoluzione del
problema in tempi brevi. Peraltro la norma è in aperto contrasto con la legge
sulla donazione di sangue 219/05, che prevede secondo l’articolo 8 comma 1 il
riconoscimento della retribuzione e dei contributi per la giornata in cui si è
compiuta la donazione. Questo contrasto potrebbe far ottenere una rapida
correzione della norma perlomeno per i donatori di sangue.
Qualora questa
correzione - sulla quale abbiamo lavorato con Civis interessando direttamente
la segreteria del Ministro Lorenzin alla quale abbiamo chiesto un appuntamento
urgente - non fosse possibile entro
tempi congrui attiveremo forme di protesta organizzate più incisive, quali
l’attivazione di una petizione on line.
Vi segnalo che
alle nostre richieste abbiamo già avuto l’adesione formale di alcuni parlamentari.
Infine, lunedì
30 settembre, presso la nostra sede di Milano, ci sarà una riunione di Civis
nella quale affronteremo puntualmente la situazione.
Vi comunicheremo
tempestivamente eventuali novità, e vi chiediamo di fare altrettanto se foste
in possesso di informazioni utili al superamento della vicenda.
Il Presidente Nazionale AVIS
Vincenzo Saturni